Agropoli, un protocollo d’intesa per il progetto C2CM – “Coast to coast moving”

 

AGROPOLI BLITZ PROSTITUZIONE
Considerato che l’Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020, ha approvato “l’Avviso per il finanziamento di interventi volti al trasferimento, all’evoluzione e alla diffusione di buone pratiche attraverso Open Community PA 2020”,la Provincia di Salerno, in qualità di Ente Capofila in risposta al suddetto Avviso, ha candidato il progetto C2CM – “COAST TO COAST MOVING”. Il progetto prevede un partenariato composto dalla Provincia di Salerno in qualità appunto di Ente Capofila e i comuni di Agropoli, Bellosguardo, Torchiara, Roccadaspide, Padula, Pollica, Sala Consilina, Montesano sulla Marcellana, Centola, Sarno, Corbara, Bracigliano, Lecce e Matera. Finalità del progetto è quella di realizzare un sistema di infomobilità multimodale per fornire informazioni pre-trip e on-trip relativamente all’offerta di trasporto, POI e servizi sul territorio, personalizzate sulla base esigenze dell’utente. L’infomobilità multimodale garantisce, in un formato compatibile con tutte le varie tipologie dei moderni smartphone, le informazioni sul traffico stradale, ferroviario, aereo, marittimo, includendo anche i percorsi a piedi, rendendo quindi ancor di più le notizie chiare, immediatamente fruibili e a disposizione di tutti. Inoltre, C2CM mira all’estensione dei servizi di Infomobilità su tutto il territorio dell’Italia Meridionale, ricco di attrazioni turistiche, eccellenze e tipicità, promuovendo una Open Community per la standardizzazione dei servizi di infomobilità, gestione ed evoluzione verso la loro vendita per garantirne l’auto-sostenibilità dell’iniziativa. Attraverso tale progetto dunque ogni comune si impegna al miglioramento della trasparenza ed efficienza della pubblica amministrazione. Anche il comune di Agropoli attraverso la Lettera di impegno precedentemente sottoscritta dal Sindaco Adamo Coppola ha partecipato all’Avviso con il progetto C2CM.

ANNA LAURITO

DDL PICCOLI COMUNI, SAGGESE : «SE I PICCOLI CENTRI TORNANO PROTAGONISTI I NOSTRI GIOVANI NON SARANNO COSTRETTI AD ABBANDONARLI»

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«Un piccolo passo per valorizzare le piccole realtà, per migliorare le condizioni di vita in queste aree, per evitare quel fenomeno frequente e costante che è l’abbandono, acquisendo la consapevolezza delle risorse e delle potenzialità che le nostre aree interne hanno dal punto di vista sociale, culturale, ambientale, delle produzioni tipiche locali. Finalmente i centri minori tornano protagonisti». Così la senatrice del Pd Angelica Saggese commenta il Ddl, appena approvato dal Senato, contenente misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi Comuni.

«Su 8mila Comuni italiani, 6mila hanno popolazione inferiore ai 5.000 abitanti – spiega Saggese – Questi Comuni non sono soltanto una priorità dal punto di vista numerico, ma rappresentano, nel quadro nazionale, una realtà molto importante e dinamica. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a una costante decrescita delle risorse messe loro a disposizione, sia a causa dei tagli ai trasferimenti statali, sia a causa della costante migrazione che impoverisce il tessuto economico ma ancor di più quello sociale. Sono molti i casi, inoltre, in cui nei piccoli Comuni non sono garantiti e assicurati i servizi essenziali». Da qui l’importanza del provvedimento adottato: «L’obiettivo che questo disegno di legge si pone è sicuramente apprezzabile – continua la senatrice – e si aggiunge agli altri provvedimenti che in questo periodo sono stati messi in campo a favore delle piccole Comunità e della costruzione di un sistema che miri a creare le condizioni perché i nostri giovani possano continuare a vivere dignitosamente nei piccoli paesi e nei luoghi dove sono nati. Penso che il cambiamento epocale di questo disegno di legge – sottolinea – stia proprio nell’acquisizione della consapevolezza dell’importanza di questo passaggio».

Il testo istituisce, tra l’altro, un fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli centri, con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2017 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023. «Ben venga l’istituzione del fondo, le cui risorse forse saranno poche – aggiunge la senatrice Saggese – ma rappresentano un primo passo. Cominciamo così ad agevolare le iniziative economiche e commerciali dei piccoli imprenditori che vivono in quei Comuni e che molto spesso sono veramente sopraffatti e soffocati. È importante evidenziare, tra le priorità del fondo, anche il recupero e la riqualificazione urbana dei centri storici, dei terreni, degli edifici in stato di abbandono».

C.S.

BCC di Aquara: solo buone notizie dalla semestrale 2017

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Al 30 giugno scorso la BCC di Aquara ha fatto il tagliando di metà anno ed i risultati sono tutti in crescita. Come si evince dalla tabella che segue, tutti i maggiori indicatori di bilancio della Banca sono in aumento. In particolare, crescono gli impieghi del 7,4% ed è certamente il dato più significativo in un momento come questo in cui ancora – a livello nazionale – c’è una contrazione dei crediti. Cresce il margine di interesse del 10,1% ed è il sintomo di una redditività salutare della Banca anche in chiave prospettica.
Cresce anche il numero dei correntisti a ulteriore riprova dell’appetibilità e della convenienza dei nostri prodotti.

C.S.

AGROPOLI, RAPPRESENTANTI UNIONE COMUNI, CACCAMO:”NOMINE IRREGOLARI”

 

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Arrivata in mattinata la conferma dei dubbi di irregolarità sollevati durante lo scorso Consiglio Comunale ad Agropoli dal consigliere Movimento 5 Stelle Consolato Natalino Caccamo. Lo stesso aveva senza indugio notato “l’errore”, se così lo si possa definire, di metodo nella designazione dei rappresentanti di maggioranza e minoranza presso l’Unione dei Comuni dell’Alto Cilento.
Durante il Consiglio dello scorso 20 luglio tale elezione è avvenuta infatti con una votazione congiunta da parte della maggioranza e minoranza dei rappresentanti e quindi l’opposizione ha dovuto votare il componente di maggioranza ma anche il componente della minoranza è stato scelto dalla maggioranza. La cosa era stata nell’immediatezza rilevata da Caccamo che, prima dei Consigli ed in ogni caso tutte le volte in cui è necessario oltre che opportuno, studia insieme al suo gruppo i Regolamenti e la documentazione inerente le questioni su cui è chiamato a dire la sua.
Dure le sue affermazioni di sdegno comunicate sia tramite un video che attraverso la sua pagina facebook dove definendo ironicamente i componenti della maggioranza “dei fuoriclasse della democrazia” aggiunge che finché li osservava dall’esterno poteva solo immaginare certe dinamiche, ma viverle è davvero diverso e ammette che non pensava potessero spingersi tanto oltre.
Dopo lo sfogo mediatico il consigliere Caccamo ha però vagliato anche tutte le ipotesi risolutive della nomina “irregolare” senza disdegnare neanche l’opportunità di un ricorso al Tar con richiesta di sospensiva. Inoltre ha presentato istanza di chiarimenti urgenti sul punto al Segretario Generale dell’Ente che ha prontamente risposto confermando e fugando ogni dubbio del portavoce Cinque Stelle. Nella missiva di risposta (che riportiamo) testualmente si legge: “ Le modalità di espressione del voto dei consiglieri comunali sono da ricercarsi nel Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale. L’art. 33 dello stesso, nel testo vigente, disciplina le nomine e designazioni dei consiglieri comunali. In particolare il comma 5 del predetto art. 33 così recita: Alla nomina dei rappresentanti consiliari, quando è prevista la nomina della minoranza, , si procede con due distinte votazioni alle quali prendono parte rispettivamente i consiglieri di maggioranza e di minoranza. L’avverbio “rispettivamente” che vuol dire “ con riferimento a ciascuno degli elementi considerati”, sta a significare ce le due distinte votazioni devono avvenire nel seguente modo: I consiglieri di maggioranza votano per la designazione del rappresentante della maggioranza e con distinta e separata votazione i consiglieri di minoranza votano per la designazione per il rappresentante della minoranza.
Ci si interroga a questo punto sulle motivazioni che hanno portato la maggioranza a voler escludere dalla rappresentanza all’Unione dei Comuni dell’Alto Cilento il consigliere Caccamo che, da accordi intercorsi con l’altro consigliere di opposizione, avrebbe dovuto prendersi tale ulteriore impegno. Difficile credere che amministratori di lunga data quali quelli in seno all’attuale maggioranza non fossero a conoscenza del dettato del Regolamento; molto più facile pensare che invece abbiano voluto deliberatamente violarne i contenuti per incidere anche su scelte a loro non spettanti confermandosi appunto “fuoriclasse della democrazia”.

C.S.

Cilento, emergenza idrica: avviso agli utenti dei comuni

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A causa della scarsità delle piogge invernali Consac gestione idriche spa comunica che non si sono ripristinate le dotazioni idriche delle principali falde acquifere destinate all’erogazione idropotabile. L’eccezionale fenomeno ha comportato una riduzione del 48% della portata media delle fonti di approvvigionamento che ha già imposto l’attivazione di tutte le risorse emergenziali provenienti da pozzi e dighe.In assenza di consistenti precipitazioni piovose, la situazione è destinata ad aggravarsi con l’aumento delle temperature e l’incremento dei flussi turistici. Ciò comporterà l’adozione di limitazioni e divieti per i consumi agricoli, il lavaggio di piazzali, la chiusura dei fontanini pubblici, nonché l’attuazione di sospensioni dell’erogazione per linee periferiche non destinate alla residenza. Si ipotizza, poi, un diffuso ricorso a turnazioni dell’erogazione di acqua potabile che riguarderanno inizialmente le ore notturne ma potranno anche interessare le ore diurne, in relazione alle specifiche esigenze locali di ripristino dei livelli dei serbatoi a servizio dei centri abitati. Per tali ragioni al fine di conseguire il risparmio della risorsa idropotabile nei prossimi giorni operatori consac provvederanno a chiudere gli sbocchi idrici di alimentazione dei fontanini pubblici, delle fontane ornamentali e degli impianti di irrigazione per aiuole pubbliche presenti nei centri abitati dell’area Cilento. Al fine di garantire comunque una presenza minima di fontanini, sarà lasciato attivo un unico sbocco per ogni centro abitato, ubicato in posizione centrale.

REDAZIONE

Cilento, sospensione dell’erogazione idrica per diversi comuni

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Ascea, Casalvelino, Castelnuovo, Pollica, Omignano e Salento: questi i comuni coinvolti nell’urgente intervento di manutenzione dell’impianto di produzione di acqua potabilizzata di Angellara per improvvisa avaria. I lavori si svolgeranno in tre giorni salvo imprevisti dal 6 all’8 giugno. E dunque per questo periodo il sistema idrico che comprende i centri abitati di Ascea e frazioni, Casalvelino Marina, Bivio Acquavella, Verduzio, Ardisani, Velina, Salicuneta, Acciaroli, Pioppi, Minnelea, Vallo Scalo, Omignano scalo, Casino Lebano subiranno un mancato apporto d’acqua e quindi una sospensione dell’erogazione idrica nelle ore notturne, dalle 21 alle 7 del mattino. «Al riguardo, saranno diramati specifici avvisi all’utenza, che potranno tenere conto di situazioni particolari per l’eventuale modifica dell’orario di sospensione del servizio, anche in funzione dei volumi idrici utilizzati dall’utenza», spiega Consac. Inoltre la società che gestisce il servizio, ha reso noto che “si rendono indifferibili ed urgenti interventi di manutenzione all’impianto di produzione acqua potabilizzata di Angellara – Vallo della Lucania per improvvisa avaria”.

REDAZIONE

Cilento, programma di metanizzazione per 64 comuni cilentani

 

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“Ho ricevuto in Commissione Attività Produttive dal Vice-Ministro allo Sviluppo Economico (MISE) Teresa Bellanova la risposta del Governo ad una mia Interrogazione sullo stato del completamento del programma di metanizzazione nel Cilento. Nella risposta il MISE ha fornito un quadro preciso ed aggiornato sullo stato di attuazione del programma, finanziato dallo Stato con 140 milioni di euro (20 milioni di euro per anno dal 2014 al 2020) stanziati dalla legge di Stabilità n. 147/2013, con quel comma 319 dell’articolo 1, che venne introdotto in accoglimento di un mio emendamento”. Lo ha detto il deputato del Pd Tino Iannuzzi.

Il programma di metanizzazione complessivamente interessa ben 64 Comuni nel Cilento, nella Valle del Calore ed è articolato in quattro fasi operative.

Nella prima fase, relativa ai Comuni già inseriti in una precedente graduatoria di interventi ammessi a finanziamento ma esclusi sinora per esaurimento dei fondi disponibili, rientrano Albanella e Capaccio che hanno ricevuto rispettivamente 1.792.800,00 e 3.042.900,00.

La seconda fase riguarda 21 Comuni (Agropoli, Sapri, Torraca, Vibonati, Cicerale, Piaggine, Castellabate, Giungano, Laurino, Prignano, Ispani, Tortorella, Bellosguardo, Trentinara, Casaletto Spartano, Aquara, San Giovanni a Piro, Morigerati, Rutino, S.Angelo a Fasanella, Magliano Vetere) ed i relativi progetti sono già stati finanziati per complessivi 39.249.050,00 euro. Nell’anno in corso, il 2017, sono disponibili le risorse per finanziare i progetti di altri 13 Comuni (Camerota, Caselle in Pittari, Laureana Cilento, Monteforte Cilento, Roccagloriosa, Lustra, Torre Orsaia, Celle di Bulgheria, Salento, Omignano, Alfano, Montano Antilia, Laurito) per complessivi 20.088.100, 00 euro.

Nel 2018 saranno finanziati altri 10 Comuni (Centola, Orria, Pisciotta, Futani, Rofrano, S.Mauro la Bruca, Stio, Campora, Moio della Civitella, San Mauro Cilento) per un importo totale di 19.129.953,00 euro. Nell’anno 2019 verranno erogati i finanziamenti per 6 Comuni (Ceraso, Cuccaro Vetere, Roccadaspide, Pollica, Castel San Lorenzo, Felitto) , per 19.335.216,00 euro. Nel 2020 saranno finanziati i progetti di 2 Comuni (Montecorice, Sacco) per 3.723.248,00 euro.

Sono disponibili, inoltre, i fondi per assicurare la metanizzazione a 10 Comuni (Vallo della Lucania, Gioi Cilento, Cannalonga, Ascea, Casalvelino, Novi Velia, Sessa Cilento, Stella Cilento, Castelnuovo Cilento, Perito) per complessivi 25.174.904,83 euro. Per tali Comuni debbono essere realizzate le infrastrutture necessarie per assicurare l’approvvigionamento del gas, attraverso la costruzione di un metanodotto che partendo da Padula dovrebbe giungere n cuore del Cilento. Questa opera viene finanziata dalla Regione Campania, che a tal fine ha deliberato uno stanziamento di 50 milioni di euro, nell’ambito del Patto per la Campania sottoscritto con la Presidenza del Consiglio.

Al riguardo e’ imminente la sottoscrizione di un apposito Accordo di Programma Quadro (APQ) fra Regione, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno per definire le opere da realizzare ed i ruoli delle singole Amministrazioni, con la successiva aggiudicazione dell’appalto per progettazione, realizzazione e gestione del’opera.

Tutte le diverse fasi del completamento della metanizzazione nel Cilento, già interamente finanziata nel concorso Stato e Regione, debbono svolgersi con massima efficienza e celerità. “A tal fine – dice Iannuzzi – continuerò a seguire la vicenda, nel rapporto con il MISE ed il Vice-Presidente della Regione Fulvio Bonavitacola, molto attivo e determinato ed i Sindaci giustamente molto interessati a questo obiettivo fondamentale per il Cilento, per lo sviluppo delle attività economiche e produttive e del settore turistico, per la stessa vivibilità di quelle comunità.”

C.S.

CILENTO, NOMINATI I PORTAVOCE DEI COMUNI DEL CILENTO

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I portavoce provinciali di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Salerno, Nanni Marsicano, Ugo Tozzi ed Imma Vietri, d’intesa con i coordinatori delle zone Cilento Nord, Giuseppe Coccorullo, e Cilento Sud, Maria Cetrangolo, hanno nominato i portavoce nei Comuni di Alfano con Amelia Viterale, di Caselle in Pittari con Giuseppe Fiscina, di Castellabate con Vincenzo Di Luccia, di Centola con Cristiano Meluccio, di Montano Antilia con Angelo di Spirito, di Omignano con Luigi Lerro, di Pisciotta con Liambo Cosimo, di Pollica con Rossano Laicona, di San Giovanni a Piro con Cristian Iannuzzi, di Stella Cilento con Maria Radano, di Torraca con Annalisa Del Duca, di Torre Orsaia con Anna Vassalli e di Vallo della Lucania con Maurizio Rizzo.”Prosegue il lavoro di strutturazione del partito sul territorio – spiegano Marsicano, Tozzi e Vietri -. Sono stati individuati amministratori e militanti che mettono il loro impegno al servizio del progetto politico di cambiamento di cui Giorgia Meloni è l’incarnazione. Il Cilento merita l’attenzione che siamo certi questi terminali territoriali saranno capaci di produrre in termini di proposta politica. A loro va il nostro sostegno e gli auguri di buon lavoro”.

C.S.