Importante intervento del Dottor Vincenzo Sica nella diretta news della nostra emittente. Il dottore, medico di medicina generale in rappresentazione di tutti i medici della cooperativa Magna Graecia, ha voluto rispondere alle critiche che i medici di base stanno ricevendo, ma ha anche fatto delle richieste alle Istituzioni sanitarie territoriali, viste le difficoltà che stanno vivendo i medici.
“La prima cosa che facciamo, aldilà del sospetto, è isolare il paziente, ancor più chi presenta minima parte di sintomi. Ci affidiamo al buon senso di dire di stare a casa e di limitare i contatti. In questa fase questo possiamo fare. Con queste mancanze ci è difficile anche visitare il paziente. Chiediamo che le istituzioni stiano al nostro fianco, chiediamo presidi che servono a noi e ai nostri pazienti, in modo da intervenire senza pensieri. In assenza dei presidi siamo costretti a praticare un’attenzione massima. Siamo senza armi e anche senza presidi. Non ci devono essere dissapori con pazienti e amministratori, attendiamo l’intervento dell’Asl.”
E in seguito fa delle richieste ben precise alle Autorità sanitarie: “Richiediamo presidi e tamponi all’amministrazione della sanità territoriale, tamponi per scovare asintomatici, per lavorare con più serenità. Ci siamo sentiti abbandonati. La popolazione ci chiede medici che si sentano forti nei confronti del problema. Stiamo combattendo una battaglia impari con grande spirito di sacrificio. Queste sono le armi che chiediamo, senza diventiamo pericolosi per la cittadinanza.”
In chiusura si appella alle Istituzioni: “Dico all’Asl di darci quelle poche armi che possiamo attivare, perché al Sud stiamo vincendo questa battaglia. Il rapporto con la pubblica amministrazione deve diventare più forte. Noi abbiamo sempre raccomandato di rimanere a casa, l’arma dell’isolamento non deve essere banalizzata. Vorrei che le Istituzioni ci stessero vicine, se chiediamo qualcosa veniteci incontro.”
Redazione